La violenza di genere contro le donne è un problema globale, riconosciuto e definito da molteplici convenzioni internazionali e dalla legislazione croata come una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani nonché ostacolo alla parità di genere.

Durante la pandemia, in Croazia si è verificato un aumento della violenza contro le donne, soprattutto durante il lock-down, quando le donne in relazioni violente sono state chiuse in casa e sono state esposte a varie forme di violenza dai loro partner per un lungo periodo.

La Difensora civica croata per l’uguaglianza di genere riferisce che il numero di violazioni e crimini commessi tra le mura domestiche è aumentato del 40% all’inizio del primo lock-down, e il numero di vittime del 12, 13.%.

Il femminicidio è la forma più estrema di violenza di genere ed è da intendersi come “l’omicidio di donne in quanto donne”.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), “la maggior parte dei casi di femminicidio sono commessi da partner o ex partner, frequentemente in presenza di abusi, minacce o intimidazioni, violenza sessuale, o situazioni in cui le donne hanno meno potere o meno risorse dei loro partner”.

Secondo i dati ufficiali, 4 donne sono state uccise dal proprio partner nel 2018 mentre nel 2020 questo dato è salito a 9 casi di femminicidi perpetrati da partner intimi. La situazione è ancora peggiore nei primi undici mesi del 2021: 10 delle 13 donne assassinate sono state uccise dal partner.

L’ordine di protezione europeo (EPO) svolge un ruolo importante nella prevenzione del femminicidio e nella protezione generale delle donne vittime di violenza, poiché consente di fornire protezione e sicurezza in caso di trasferimento in un altro stato membro, aspetto fondamentale nel contesto delle migrazioni globali.

Grazie agli sforzi della Autonomous women house di Zagabria, il significato e il valore dell’EPO è stato riconosciuto a livello nazionale. A marzo 2022 sarà organizzata una tavola rotonda al parlamento croato sul ruolo dell’EPO nella prevenzione della violenza contro le donne e dei femminicidi.

Si tratterà di un’opportunità per diffondere ulteriormente l’uso dell’OPE in Croazia tra decisori politici e altre parti interessate.